LA NOSTRA FILOSOFIA
Kadiya e Daniela
Avere a che fare con gli Alaskan Malamutes da quasi 30 anni, cercando di capirne gli atteggiamenti ed il comportamento, ci ha permesso di riappropriarci di alcuni metodi di comunicazione e relazione istintivi; metodi che l'evoluzione e l'intelligenza del genere umano hanno inevitabilmente assopito o addirittura sedato: sensazioni primarie, fatte di contatto, fiducia istintiva, fisicità, interazione con la natura e con tutte le sue regole, con le sue priorità di valutazione e con i suoi rischi, requisiti fondamentali in una logica di sopravvivenza.
Comprendere le specificità dei Malamutes, rispettare le loro caratteristiche funzionali e quindi il loro aspetto originario, rappresenta la nostra missione e supporta la nostra passione.
L'avvicinamento a questa razza è un percorso di conoscenza nel quale dobbiamo porci in una posizione di 'svantaggio', posizione che ci induce ad approfondire, a valutare a fondo la natura dei Malamutes; per poterli accompagnare nel loro percorso di vita, noi dobbiamo essere esempio fulgido e mai contraddittorio per i Malamutes. Il rapporto con questi animali deve essere fatto di coinvolgimento, interazione, di interesse dimostrato nonché di rettitudine comportamentale che li induce ad emularci ed a rispettarci.
Abbiamo cercato di imparare il linguaggio dei Malamutes trasmettendo informazioni e necessità con il loro sistema di modulazione vocale, assumendo posture ed espressioni di mimica facciale che avvantaggiano comunicazioni silenti preventive, in quanto ci hanno fatto capire che il percorso educazionale che li riguarda si basa sull'emulazione comportamentale: occorre far vedere loro ciò che devono o non devono fare prima che si organizzino decisionalmente ed autonomamente per farlo.
Aragorn, Anigel, Carly e Daniela
L'arricchimento esperienziale è alla base del loro sistema di apprendimento; affinché memorizzino correttamente le informazioni dobbiamo fare in modo di averle veicolate correttamente, questo anche per i divieti, devono capire anche ciò che non devono fare e il sistema migliore secondo noi rimane quello della simulazione.
Simulare le esperienze per poterle valutare ed eventualmente correggere. Il premio ricevuto ad azione compiuta, ha senso sole se consiste in un gesto affettivo, magari una carezza sul muso, data con dorso della mano che riproduce la leccata d'assenso che un capobranco riserva ad un sottoposto. Il premio in cibo è molto spesso frainteso: un leader accorto, in natura, non elargirebbe mai cibo in maniera immotivata, il cibo è sopravvivenza e quindi potrebbe far pensare ad incapacità gestionale da parte del capobranco che apre una corsia preferenziale alla prevaricazione gerarchica.
In questi cani potrete ritrovare tutto questo, frutto di millenni di vita brada che vi farà esporre sentimentalmente ed emotivamente, inducendovi a ragionare più con il cuore e con la pancia che con la testa.
GLI ALBORI DI SNOWFLAKE MALAMUTES
La nostra avventura inizia nel 1991 con la nostra prima cucciola di Alaskan Malamute: KADIYA
Kadiya e Daniela Kadiya
Kadiya e Francesco
Con Kadiya abbiamo vissuto con gioia l'esperienza della nostra prima cucciolata:
Da questa prima cucciolata abbiamo deciso di tenere Aragorn e Anigel:
Aragorn
Anigel
In seuito abbiamo deciso di arricchire e personalizzare la nostra linea di sangue quindi abbiamo preso altri cuccioli:
- Carly (Windchasercarlyofsnowflake)
- Priscilla (Chakeba Daystarrpriscilla)
- Monty (Adair 'n' Hug's Hard Drive)
Monty e Carlo
Altri ricordi della nostra storia...
Inuk : maschio della prima cucciolata di Kadiya
Cuccioli Anigel
Ice : cucciolo Anigel
Cuccioli Carly
Cuccioli Carly e Monty
Kyle Snowflake All About Us (Cucciolo Carly e Monty)
Rose Snowflake Sweet Gipsy